Display per notebook

Introduzione

I display per notebook sono prevalentemente di tipo trasmissivo. Questo significa che c’è una fonte di luce che illumina lo schermo e la trasmette ai cristalli liquidi. Questa fonte di illuminazione può essere prodotta da una lampada fluorescente, nel caso dei notebook più datati. Oppure da un sistema di LED o Mini LED, nel caso dei notebook più recenti. Nel primo caso, avremo display per notebook CCFLs (Cold Cathode Fluorescent Lamps). Nel secondo caso, invece, avremo display per notebook a LED (Light Emitting Diode) o Mini LED.

Gli schermi Mini LED sono composti da LED ancora più piccoli di quelli a LED, come si evince dal nome. Ciò comporta neri più profondi e valori di contrasto più elevati grazie a una ancora più particolareggiata regolazione dei colori e della luce, dovuta proprio alla maggiore densità dei Mini LED.

Col tempo, si è passati alla tecnologia a LED (o Mini LED), perché consuma meno corrente e occupa meno spazio rispetto a quella CCFL. Fattori che contribuiscono ad ottenere tempi di autonomia superiori e dimensioni maggiormente contenute nei notebook che la adottano. Ma di recente, stanno facendo breccia nei computer portatili anche display i cui pannelli non necessitano, per motivi strutturali, di una fonte di retroilluminazione e di cristalli liquidi. Sono gli schermi OLED e AMOLED.

Display per notebook
Display per notebook

Caratteristiche dei display per notebook

Pollici

La grandezza di uno schermo è data dalla lunghezza della sua diagonale, che si misura in pollici (“). Un pollice equivale a 2.54 centimetri. Per cui, uno schermo con diagonale da 15.6 pollici ha una diagonale da 39.6 centimetri (2.54 cm x 15.6″ = 39.6 cm). Attualmente, gli schermi per notebook più diffusi sono quelli da 13.3″, 14″, 15.6″ e 17.3″. Ma ce ne sono anche altri di dimensioni più piccole, intermedie o più grandi.

Superfici

I display per notebook possono avere superficie lucida (a specchio) o opaca (antiriflesso). Quelli con superficie lucida offrono immagini più brillanti e colori più vividi, ma sono soggetti a riflessi di luce. Mentre, quelli con superficie opaca evitano i riflessi, ma offrono immagini meno brillanti e vivide. Comunque, il trattamento antiriflesso può essere applicato con diversi gradi di intensità.

Risoluzione

La risoluzione di un display è data dal numero di pixel orizzontali e da quello di pixel verticali. Per esempio, uno schermo Full HD da 1920×1080 pixel offre 1920 pixel orizzontali e 1080 pixel verticali. Più è alto il numero di pixel, quindi anche la risoluzione, migliore è la definizione delle immagini. Tuttavia, bisogna tenere presente che più è alta la risoluzione, maggiore sarà il consumo di corrente elettrica da parte dello schermo.

Formati

Il formato è dato dal rapporto fra la larghezza e l’altezza di uno schermo. Per esempio, un display per notebook 16:9 ha un rapporto fra larghezza e altezza di 16 a 9, da cui sedici:noni. Altri formati in voga sono quello 16:10 e quello 3:2, poi c’è il meno recente 4:3.

Luminosità

La luminosità viene misurata in nit, ossia in candele e più è alto il valore, più sarà luminoso lo schermo. Per quanto riguarda i display per notebook, la luminosità può essere compresa fra un minimo di 200 e un massimo di 1000 nit. Display più luminosi permettono una migliore qualità di visualizzazione quando ci troviamo in condizioni di forte luce esterna. Per esempio, quando ci troviamo con il nostro notebook all’aperto sotto la luce del sole.

Tempo di risposta

Il tempo di risposta di uno schermo è un valore che viene misurato in millisecondi. Più è basso, più rapido sarà lo schermo a riprodurre un fotogramma dopo l’altro. Questa caratteristica è importante per i gamers, perché uno schermo con tempi di risposta bassi evita la produzione di scie luminose durante le sessioni di gioco più intense.

Frequenza di refresh

Un’altra caratteristica da tenere in considerazione è la frequenza di refresh, ossia la frequenza di aggiornamento dell’immagine a schermo. La frequenza di refresh viene misurata in Hertz (Hz). Più è alta, più stabile sarà l’immagine riprodotta dallo schermo. Il che si traduce in un minor affaticamento della vista e in una migliore qualità di visualizzazione. La quasi totalità degli schermi dei notebook sono tutti a 60 Hz. In alcuni notebook, però, in genere quelli di fascia alta dedicati al gaming o ai creatori di contenuti multimediali, possono avere un refresh anche a 120, 144, 240, 300, fino a un massimo di 480 Hz. Anche qui, però, ci possono essere frequenze di refresh intermedie oltre quelle indicate e, anche qui, ancora, più è alta la frequenza di aggiornamento, più sono alti i consumi.

Tipi di display per notebook (IPS, TN, VA, OLED, AMOLED)

Gli schermi con tecnologia IPS (In-Plane Switching) vantano ampi angoli di visuale misurati in gradi (°). Ossia, l’immagine riprodotta sullo schermo non perde di qualità anche se la vediamo da una posizione decentrata. Tuttavia, questo tipo di schermi può essere soggetto al fenomeno del backlight bleeding. Cioè, può manifestare degli aloni di luce quando lo schermo è nero e in un ambiente buio. Un fenomeno che si manifesta prevalentemente in prossimità della cornice dello schermo. Per quanto riguarda i tempi di risposta, gli schermi IPS sono mediamente più veloci dei VA, ma più lenti dei TN.

Gli schermi con tecnologia TN (Twisted Nematic) sono quelli che hanno un tempo di risposta mediamente più veloce. Di contro, però, hanno angoli di visuale più ristretti, per cui l’immagine a schermo perde di qualità se vista da posizioni decentrate.

Gli schermi VA (Vertical Alignment) vantano rapporti di contrasto molto elevati. Tuttavia, hanno tempi di risposta mediamente più lenti, sia rispetto agli IPS che rispetto ai TN. Mentre l’ampiezza degli angoli di visuale è mediamente una via di mezzo fra quella degli IPS e quella dei TN.

Gli schermi OLED (Organic Light Emitting Diode) si basano su pannelli in grado essi stessi di produrre luce. Non necessitano quindi di una fonte di retroilluminazione e quando devono riprodurre il colore nero i pixel rimangono spenti. Per questo, offrono neri più profondi e un maggior contrasto rispetto agli schermi prodotti con le tecnologie illustrate in precedenza. Tuttavia, possono essere soggetti al fenomeno del burn-in. Ossia, possono rimanervi impresse immagini riprodotte sullo schermo.

Gli schermi AMOLED (Active Matrix Organic Light Emitting Diode) rappresentano lo stadio successivo degli OLED. Questi tipi di schermi offrono una ancora migliore qualità di visualizzazione. Ma anch’essi possono essere soggetti al fenomeno del burn-in.

Spazi di colore dei display per notebook (NTSC, sRGB, AdobeRGB, DCI-P3)

La copertura degli spazi di colore è il fattore che determina la fedeltà cromatica di un display per notebook. La fedeltà cromatica diventa tanto più importante quanto più il notebook sarà usato per lavori di grafica, fotoritocco o video editing. Di seguito, trovate i principali valori dichiarati nelle schede tecniche delle case produttrici. Ma c’è da tenere presente che i valori reali possono differire da quelli dichiarati.

45%NTSC – Una copertura dello spazio di colore NTSC al 45% rappresenta lo standard per chi usa il notebook per la produttività e l’intrattenimento senza troppe pretese. Anche se è una percentuale comunque superiore a quella adottata dagli schermi dei notebook più economici.

72%NTSC – Con una copertura dello spazio di colore NTSC al 72% si sale un po’ di livello in quanto a fedeltà cromatica. Un livello che può rappresentare un compromesso per chi si diletta con lavori grafici, fotoritocco o video editing.

sRGB – Per lo sviluppo grafico per il web lo standard che un display per notebook deve rispettare è quello sRGB. Per cui più è alta la percentuale di copertura dello spazio di colore sRGB meglio è.

AdobeRGB – Per il fotoritocco lo standard da prendere in considerazione è quello AdobeRGB. Anche qui più è alta la percentuale, più fedele sarà lo schermo del notebook nella riproduzione dei colori.

DCI-P3 – Lo standard DCI-P3 è uno standard che si è affermato da poco ed è lo standard di riferimento per chi si occupa di post-produzione video. Anche in questo caso, più è alta la percentuale migliore è la qualità dello schermo.

Tabella delle risoluzioni dei display per notebook nei diversi formati

 Formato 16:9 Formato 16:10 Formato 4:3  Formato 3:2
 3840×2160 3840×2400 3200×2400 3000×2000
 3200×1800 3072×1920 2048×1536  2736×1824
 2880×1620 2880×1800 1600×1200 2496×1664
 2560×1440 2560×1600 1400×1050 2256×1504
 1920×1080  1920×1200 1280×960 2160×1440
 1600×900  1680×1050  1152×864 1920×1280
 1366×768  1440×900 1024×768  
 1280x720 1280×800 800×600 
 1024x600 1024×640 640×480 
   768×480  

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